La Battaglia di Agnadello

Agnadello è il paese della provincia di Cremona, nei pressi del quale, nel 1509 in pieno Rinascimento, si svolse la tremenda battaglia con la quale la Repubblica di Venezia fu sconfitta dall’esercito francese di Luigi XII, perdendo così, i suoi domini in Lombardia.

Cominciai ad interessarmi a questo fatto, dopo che ne sentii parlare da Dario Fo in una serata dedicata al teatro del Ruzante (artista veneto del cinquecento), il quale racconta di come egli si trovasse realmente su quel campo di battaglia e di come fuggì dopo la disfatta dell’esercito veneziano. In questo primo quadro viene rappresentato proprio questo momento di grande scompiglio, dove la paura e lo scoraggiamento hanno oramai, preso il sopravvento, come si può umanamente comprendere; del resto, per noi oggi, già non si capisce in generale, come si possa rimanere con i nervi saldi dentro scontri di questo tipo…e avere una motivazione per combattere.



La ricerca del luogo esatto

Essendo un fatto avvenuto dalle mie parti, decisi di cercare il luogo esatto dove avvenne lo scontro fatale, trovando aiuto nelle cronache dell’epoca, cioè nella Storia d’Italia (vol. II) di Francesco Guicciardini e nei Diari (vol. VIII) di Marin Sanudo.

Per quanto le descrizioni parlassero di un territorio alquanto diverso da quello di oggi, (che risulta ormai essere di campi coltivati quasi dovunque) sembrava di capire che il luogo più sicuro fosse nella zona assai silenziosa dove sorge la chiesetta di Santa Maria della Vittoria, cioè nei pressi di una stradicciola, appena fuori dell’abitato di Torlino Vimercati, che porta verso Agnadello. La chiesetta sorge su di una zona sopraelevata piuttosto estesa, che rappresenta un argine fra il fiume Tormo e la roggia Cremasca e sembrerebbe il luogo dove il condottiero Bartolomeo d’Alviano fece schierare l’artiglieria veneta per difendersi dall’attacco francese: è questo l’episodio che viene rappresentato nel quadro, nel quale ho cercato di immaginare il trambusto del momento, la fisionomia dei personaggi e l’ambientazione dove si consumò questo fatto drammatico.

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